In questa recensione andremo a vedere da vicino la caffettiera elettrica Bialetti Moka Elettrika. Diciamo subito che nonostante il nome ci possa far pensare a qualcosa di altamente evoluto, qui ci troviamo di fronte ad un modello di moka elettrica abbastanza basilare, con ben poche funzioni, nessuna programmabilità di sorta, ma almeno con un prezzo abbastanza contenuto rispetto alle altre elettriche, che però hanno dalla loro molte più funzioni. Voglio solo ricordare che siamo comunque di fronte ad una macchina del caffè Bialetti, l’inventore della moka, che ha gettato le basi per tutte le caffettiere future.
Ma torniamo a noi. Quante volte ti sarà capitato di andare in vacanza e doverti sorbire dei caffè assolutamente imbevibili? A me tante volte, spesso mi sono chiesto, ma perché non portarmi in vacanza, oltre alle mille cose inutili, anche una bella caffettiera? Bere una tazza piena di acqua al retrogusto di caffè non è piacevole per noi amanti del caffè all’italiana, ma noi malgrado a volte siamo costretti dato che non abbiamo altri mezzi per ottenere la nostra bevanda preferita.
Le caratteristiche della Brikka
In questa recensione ci occupiamo quindi di questa moka Bialetti, che non ha alcuna differenza con le normali caffettiere, se non per il fatto di essere elettrica, come dice anche il suo nome Bialetti Moka Elettrika. In effetti proprio per il fatto che sia come una semplice caffettiera c’è davvero poco da dire o da sottolineare. Il design è piuttosto standard. La moka è realizzata in alluminio tornito di ottima qualità, il manico è ergonomico, costruito in plastica dura, ma pur sempre plastica e quindi almeno anti scottatura. Sul coperchio, sempre in alluminio, troviamo il piccolo pomello in plastica per un’apertura sicura e un dettaglio in acciaio per aumentarne leggermente l’eleganza.
Lateralmente trova spazio l’omino Bialetti con i suo baffi enormi. Stilizzato sulla parte inferiore del raccoglitore troviamo il nome della moka “Brikka” appunto. Purtroppo l’eleganza è un po’ scalfita dal blocco nero presente sotto la macchina del caffè, con un led rosso, di cui tra poco ci occuperemo. La base funziona a corrente alternata 110/230V quindi trasportabile in tutti i paesi del mondo, senza doverti preoccupare della tensione. È dotata inoltre come tutte le caffettiere classiche di una valvola di sicurezza.
Caffè buono, ma bisogna stare attenti
La Bialetti Moka Elettrika è in grado di erogare almeno due tazzine di caffè, anche se c’è da dire che se non la si toglie dal fuoco per tempo, si possono avere anche quattro tazzine di caffè un po’ “lavato”. Inoltre gli svantaggi non finiscono qui. La base è attaccata alla moka (ancora mi sto chiedendo il perché di questa scelta) e quindi per versare il caffè i modi sono due, si stacca la spina dalla corrente (non c’è un tasto On/Off) e si versa il caffè portandosi in giro tutto l’ambaradan o si tiene a portata di mano le tazzine e si versa il caffè direttamente da dove ci si trova, comunque non nel modo più comodo possibile.
Inoltre la base non è provvista di anti spegnimento, funziona come un normale fornellino elettrico. Un prodotto indispensabile per chi viaggia molto, ma il prezzo, vista la pochezza di funzioni disponibili sembra davvero eccessivo.