La Bialetti è una storica azienda italiana. Il suo fondatore, Alfonso Bialetti, ha gettato le basi per le moderne caffettiere. È stato infatti lui ad inventare la prima moka, un standard a tutt’oggi ancora ineguagliato ed imitato in tutto il mondo. Chi quindi meglio di Bialetti saprebbe realizzare una buona moka? Probabilmente nessuno, ma non siamo qui ad elogiare il suo buon operato, ma piuttosto ad analizzare la buona riuscita di questa suo Bialetti Moka Express. Partiamo come al solito analizzando il design di questa moka.
Innanzitutto devo dire che le forme sono di quanto più classico sia possibile apprezzare sul mercato. Nonostante sia una moka abbastanza nuova di concezione, le sue forme ricordano molto le vecchie caffettiere, lineari, senza troppi fronzoli, senza alcuna bombatura e realizzata in ottimi materiali. Il manico è come da tradizione consolidata Bialetti ormai in silicone, quindi anti scottatura e anti bruciatura. In silicone è anche il piccolo pomello presente sul coperchio della piccola Bialetti Moka Express.
Non solo il modello 3 tazzine
A proposito di proporzioni, nonostante ci stiamo occupando del modello 3 tazze, la Bialetti produce questa versione in differenti taglie, che vanno dalla classica a 1 tazza (tra le più vendute al mondo) per salire man mano con le versioni a 2, 3, 4, 6, 9, 12 e fino a 18 tazzine! La moka è composta come le classiche caffettiere di tre elementi principali. Il serbatoio dell’acqua, con il quale dovremmo abituarci a dosare “ad occhio” la quantità di liquido da inserire, il filtro porta caffè e il raccoglitore della bevanda più amata dagli italiani.
Il prodotto in sé è realizzato davvero bene e fa la sua bella figura anche se lasciato sulla cucina, piuttosto che all’interno di un pensile. Come solito per la Bialetti, il caffè è ottimo, uno dei migliori che si possa ottenere con una semplice moka. Ovviamente come tutte le caffettiere nuove ha bisogno di un piccolo periodo di rodaggio, un po’ come le automobili nuove, ma trascorso qualche giorno il caffè erogato sarà davvero ottimo.
Il rodaggio, come va fatto?
Quello che abbiamo fatto noi per rodare la macchinetta è lo stesso procedimento che potresti effettuare a casa tua la prima volta. È molto semplice, si prepara la moka in maniera tradizionale, acqua, miscela del caffè nel filtro, si avvita la parte superiore e si fa erogare il primo caffè. Per rodare a questo punto si possono preparare altri 4 o 5 caffè senza sostituire né l’acqua e né il caffè. Ad iniziare dai caffè successivi sarà quindi possibile iniziare a berli e a gustare dei buon caffè, che diverranno via via più buoni e schiumati.
Unica accortezza, non lavare mai con detergente o sapone la moka. Per pulirla bisogna utilizzare soltanto acqua e le mani. Evitiamo di utilizzare spugnette con le quali laviamo i piatti perché potrebbero esserci ancora residui di sapone. La pulizia è molto importante, soprattutto per preservare il più a lungo possibile la vita della guarnizione. Se la si mantiene pulita durerà a lungo, altrimenti saremo costretti a sostituirla spesso.